Tromso e dintorni – la giuda essenziale di KiRun

La “Parigi del Nord”

Settima tra le città norvegesi per numero di abitanti che al proprio interno racchiude, Tromso è meta d’arrivo se avete voglia d’assaporare l’essenza d’un Paese meraviglioso. Peculiarità che la caratterizza è data dalla presenza di un numero elevato di costruzioni in legno, la prima delle quali risalente alla seconda metà del Settecento. Tra i monumenti più famosi vi è quella che all’unanimità viene riconosciuta con l’appellativo di cattedrale dell’Artico. Centro di riferimento nella regione nella quale essa si immerge, Tromso è annualmente meta di una nutrita schiera di rassegne, la cui maggior parte si concentra in estate. Il settore economico preponderante a Tromso è quello turistico. Migliaia sono infatti, a cadenza annuale, i turisti che da ogni angolo del globo giungono per contemplare le sue bellezze. Alla fine dell’Ottocento, alla città venne dato l’affettuoso soprannome di “Parigi del Nord”, nomignolo che ai giorni nostri le è rimasto. Numerosi sono gli studenti, iscritti al locale ateneo, che quando il sole tramonta ne affollano i locali. Colonna portante di un centro che mai si assopisce sono inoltre centri commerciali e negozi dove potrete dar sfogo alla passione per lo shopping. Di recente, l’amministrazione cittadina ha chiaramente espresso il volere candidare Tromso per le Olimpiadi invernali. Fatta quella che era premessa dovuta, quali quali sono i luoghi che dovrete inserire nel vostro itinerario? Cosa non potrete omettere? In seguito breve guida a riguardo.

L’aurora boreale

Se giungete qui a cavallo tra il mese di aprile e quello di settembre, fortuna che non guasta mai potrebbe far di voi privilegiati spettatori di quello che forse è l’evento naturale che meglio simboleggia questo incantato spicchio di mondo: l’aurora boreale. Non è fenomeno raro la sua comparsa sul cielo che in modo uniforme sovrasta Tromso. Opportuno è tuttavia precisare che, affinché possiate godere di spettacolo degno, sono diverse le condizioni che devono coesistere. Se è vero che l’aurora boreale si mostra meglio quando di nuvole non ce ne sono, è altrettanto vero che ulteriore utile consiglio è quello di andar via da zone dove l’inquinamento luminoso è alto. Nel far riferimento all’orario dove la magia si palesa, il lasso compreso tra le 21 e le 2 di notte è perfetto. Se non potete disporre di un’automobile, dovreste affidarvi ad uno dei tanti tour guidati che in zona vengono tutti i giorni organizzati. Per visita che si limita alla giornata singola, la cifra che sborserete sarà più o meno pari a 150 euro.

La cattedrale dell’Artico

Balzando da quel che Madre Natura plasma a propria immagine e somiglianza a ciò che invece altro non è che frutto della creatività umana, seconda fermata di un viaggio che per sempre riporrete nel cassetto dei ricordi più belli è quella che vi condurrà al cospetto della cattedrale dell’Artico. Costruita nel 1965, il nome potrebbe tuttavia trarvi in inganno. Si è infatti in presenza non di una vera e propria cattedrale, ma di una chiesa. In sede di posa in opera, il materiale più usato fu il calcestruzzo. Per aspetto esterno, la somiglianza con l’Opera House di Sidney affiora nella vostra mente prima di subito. Nel momento in cui varcherete la soglia d’ingresso, quel che nei vostri occhi penetrerà è quanto di più bello potreste immaginare. La luce del sole, filtrata dalle vetrate superiori, si infrange contro le travi donando loro colorazioni vivaci.

La cattedrale di Tromso

Tra gli stabili che nel redigere la vostra lista mai dovreste omettere c’è un edificio religioso al quale, contrariamente a quello prima descritto, potrebbe esser riconosciuto il titolo autentico di cattedrale. La cattedrale di Tromso, icona d’un arte gotica nel Vecchio Continente presente quasi ovunque, costituisce la costruzione protestante che, per posizione, giace più a settentrione. Base sulla quale comodamente poggia è la stessa che, nell’antichità, dava ospitalità alla prima chiesa della città. I motivi decorativi che vestono a festa le pareti interne sono sinuosi, ricercati, pieni d’un colore che sprizza felicità. Completati nel 1880, essi rappresentano solo uno degli elementi che, per la popolazione che qui vive, ne han fatto senza “se” e senza “ma” punto di riferimento.

I musei

Tra i musei impossibili da depennare ci sono, in ordine, il Polarmuseet ed il Tromso Museum. Iniziando col primo, orario di apertura al pubblico è compreso tra le 11 e le 17. Qui, avrete tanto da imparare. Diverse centinaia sono sia le testimonianze materiali sia reperti che vengono protetti dalla morsa stringente del tempo che passa. Settore preponderante è la caccia, pratica che in zona viene esercitata fin da tempi molto antichi. Se ad essa siete contrari, sarebbe meglio non entrare. Passando al Tromso Museum, qualcosa in più verrete a sapere sia per quel che interessa lo stile di vita di una popolazione che alle sue radici è saldamente ancorata sia sulle conseguenze dei cambiamenti climatici. Padiglione verso il quale dovreste prestare attenzione è quello allestito per col fine di valorizzare ricchezze e tradizioni del popolo Sami.

Il Grotfjord

Se, come detto prima, siete alla ricerca di un angolo dove poter guardare senza sforzo l’aurora boreale, opzione che potrete vagliare è il fiordo chiamato Grotfjord, la cui natura incontaminata è quanto di più distante possa esistere dalle luci e dal frastuono cittadino. Le linee irregolari che in alto essa disegna danno vita ad un effetto tendente al marmorizzato. Laghetti dove vedrete il vostro viso riflesso, montagnole dall’innevato cucuzzolo e casupole coloratissime sono peculiarità che qui regnano.

Il giardino botanico

Aperto al pubblico nella prima metà degli Novanta, il Tromso Botanoske Hage è posto dove piante sia alpine che artiche, provenienti da ogni parte dell’emisfero boreale, vivono indisturbate. Non essendoci nè varchi e nè cancelli, potrete venirci ad ogni ora del giorno e della notte. La fioritura, poi, è una melodia che scalderà il vostro cuore. Se di fare una salutare camminata proprio non avete voglia, un autobus v’accompagnerà sia all’andata che al ritorno. Nonostante non siate tenuti a corrispondere alcuna tariffa d’ingresso, le donazioni sono ovviamente sempre ben accette.

La Fjellheisen

Che siate o meno appassionati di fotografia, montare sulla Fjellheisen è anticamera di un panorama mozzafiato. La funivia in questione, salendo da una stazione situata non troppo lontana dalla cattedrale dell’Artico, toccherà sul versante finale capolinea corrispondente alla fermata chiamata Storseinen. Raggiunto terra, sulla cima avrete l’opportunità di rifocillarvi sia in uno tra i tanti ristoranti sia in una terrazza panoramica. Niente e nessuno vieterà ai più temerari di avventurarsi in uno dei sentieri che da qui si diramano e che attraversano i monti vicini.

L’acquario

Se la vostra è composta anche da bambini, una capatina all’acquario dell’artico piacerà soprattutto a loro. Quello che lo differenzia dagli altri acquari va rintracciato nel fatto che, lungo tutta la sua superficie, volteggiano pesci nati nella sola fascia artica. La fauna marina è la stessa che potreste osservare se andaste nelle Isole Svalbard, arcipelago dovere vivono specie che vanno dall’orso polare alle foche fino ad arrivare al bue muschiato. Ciliegina sulla torta di Polaria è la vasca dove riposano le foche monache. Come se questo non fosse ancora sufficiente, altre saranno le vasche dove soprattutto i piccoli potranno toccare, con delicatezza, alcuni scappanti pesciolini.

La biblioteca

Senza visitare la biblioteca, il viaggio a Tromso non può dirsi completato. Un paio di grandi archi vi daranno il benvenuto. La sua imponente grandiosità, unita a forme che guardano al futuro, sono fattori che hanno contribuito ad incoronarla come la biblioteca più bella di tutta la Norvegia.

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